La rinuncia abdicativa non è compatibile con l’espropriazione

(Cons. Stato, Ad. Plen., 20 gennaio 2020, n. 2)

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha escluso che la PA possa ottenere il trasferimento del diritto di proprietà attraverso una rinuncia abdicativa implicita, ricavabile dal semplice fatto che il proprietario espropriato, in luogo dell’azione di annullamento, ha proposto unicamente un’azione risarcitoria.

Le ragioni poste a base della sentenza sono essenzialmente tre:

  • se la rinuncia vale a determinare la perdita del diritto in capo al privato, non altrettanto può dirsi rispetto all’acquisto da parte della PA;
  • la rinuncia verrebbe effettuata secondo il modello dell’atto implicito, di cui però difetta dei necessari presupposti formali;
  • la rinuncia abdicativa non è fornita di una idonea base legale, prestando quindi il fianco alle medesime critiche che l’ordinamento (soprattutto comunitario) aveva mosso nei confronti dell’istituto della occupazione acquisitiva.