La legittimazione a richiedere il titolo abilitativo, anche in sanatoria, e la comproprietà.

(Cons. Stato, sez. II, 12 marzo 2020, n. 1766)

Interessante pronuncia in cui il Consiglio di Stato chiarisce il differente regime della comproprietà, a seconda che sia pro quota o a “mani riunite”, in ordine alla legittimazione a richiedere il rilascio di un titolo abilitativo, nel caso di specie in sanatoria.

Nel primo caso, viene ribadito richiamando precedenti conformi, il titolo edilizio che venisse rilasciato su richiesta di uno solo dei comproprietari sarebbe illegittimo.

Nel secondo caso, invece, data la differente struttura della contitolarità (si trattava della comunione legale tra coniugi), la legittimazione spetta a ciascuno dei due, senza le limitazioni della comunione pro quota.

La sentenza, infine, fornisce chiarimenti sul regime introdotto dalla legge n. 662 del 1996 in ordine alla improcedibilità della domanda di condono per tardivo deposito della documentazione richiesta ad integrazione dal Comune.