(CGARS, 9 febbraio 2021, n. 95)
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana si è trovata da affrontare il tema della qualificazione giuridica della indennità ex art. 167 del d.lgs. n. 42 del 2004, dando conto della esistenza di due contrapposte tesi: l’una che riconduce il fenomeno alle sanzioni amministrative di cui alla legge novembre 1981, n. 689, l’altra che inquadra la fattispecie nell’ambito di una obbligazione risarcitoria sostitutiva del ripristino, disciplinata dall’art. 2043 c.c.
Pur senza esprimere una netta preferenza per la seconda tesi, il CGAR ha comunque incentrato la decisione sulla sostanziale equivalenza della disciplina delle due fattispecie in termini di prescrizione.
Con la precisazione che l’esordio del termine quinquennale deve farsi coincidere con il provvedimento di rilascio della sanatoria, in forza del quale viene acclarato il diritto del privato di mantenere il bene e, correlativamente, della PA di pretendere l’indennità sostitutiva del ripristino.