La sola vicinitas rende il ricorso inammissibile

(Cons. Stato, sez. VI, 26 aprile 2023, n. 4173)

La recente sentenza della Adunanza Plenaria n. 22 del 2021, come noto, ha profondamente inciso sulla tutela del cittadino nei confronti dell’attività edificatoria altrui.

Gli effetti concreti della rivoluzione operata dall’organo di vertice della Giustizia amministrativa si fanno sentire, e la sentenza in commento ne è un esempio.

In primo grado, infatti, i titoli edilizi impugnati venivano annullati dal TAR.

Ma in appello, proprio a motivo della insussistenza di un requisito dell’azione (l’interesse a ricorrere), l’azione annullatoria è stata dichiarata inammissibile in rito, facendo espresso riferimento all’Adunanza Plenaria n. 22 del 2021.

La ragione posta a fondamento della decisione risiede nel fatto che i ricorrenti non avevano indicato il concreto vantaggio che sarebbe loro derivato dall’annullamento dei titoli.

Una dimostrazione, andrebbe fatto sapere ai giudici, che non sempre appare agevole da costruire, e che rischia di diventare una probatio diabolica.