Alla Plenaria il compito di chiarire l’ambito applicativo della decadenza prevista dall’art. 94 cpa

(Cons. Stato, sez. V, 13 novembre 2024, n. 9116)

Una acuta ordinanza ha rimesso alla Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato la questione della interpretazione della decadenza comminata dall’art. 94 c.p.a. per il caso del mancato deposito della sentenza appellata.

Come noto, la norma individua le incombenze che, a seguito della notifica dell’atto di appello, sono richieste alla parte appellante, così elencandole:

– deposito del ricorso;

– deposito della sentenza impugnata;

– deposito della prova delle eseguite notificazioni.

Tuttavia, solo per il primo adempimento viene operato un chiaro e diretto collegamento con la sanzione della “decadenza”, in caso di mancato rispetto dei termini. Per le altre due incombenze (deposito della sentenza e della prova delle eseguite notificazioni), la norma richiede che l’adempimento avvenga “unitamente” al deposito del ricorso, con una formulazione testuale che non induce direttamente a ritenere applicabile la sanzione della decadenza.

Il che ha indotto la giurisprudenza a schierarsi in due opposti orientamenti.

L’ordinanza ne scrutina i fondamenti e le conseguenze, chiedendo alla Plenaria di risolvere il contrasto in via definitiva.