Approfondimenti

  • Home
  • Approfondimenti

“Conservazione della validità” dei titoli abilitativi

(Decreto legge 18 marzo 2020, n. 18)

L’art. 103, co. 2 del decreto legge “Cura Italia” ha previsto che “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi, comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020”.

La formulazione letterale della norma suscita un dubbio meramente metodologico: se, in luogo del concetto di “conservazione della validità”, non sia più appropriato parlare di “proroga dell’efficacia” dei titoli in scadenza.

Attenderemo la legge di conversione del decreto.

La legittimazione a richiedere il titolo abilitativo, anche in sanatoria, e la comproprietà.

(Cons. Stato, sez. II, 12 marzo 2020, n. 1766)

Interessante pronuncia in cui il Consiglio di Stato chiarisce il differente regime della comproprietà, a seconda che sia pro quota o a “mani riunite”, in ordine alla legittimazione a richiedere il rilascio di un titolo abilitativo, nel caso di specie in sanatoria.

Leggi tutto “La legittimazione a richiedere il titolo abilitativo, anche in sanatoria, e la comproprietà.”

Il permesso in sanatoria e lo stato di necessità

(Cons. Stato, sez. II, 20 febbraio 2020, n. 1262)

I presupposti per il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria sono tassativamente individuati dalla legge e non consentono di invocare, quale ragione giustificatrice dell’intervento edilizio, l’eventuale stato di pericolo o di necessità.

Il Consiglio di Stato rammenta, inoltre, come la conformità dell’intervento rispetto alla disciplina urbanistica applicabile (al momento dei fatti e, contemporaneamente, a quello dell’adozione del provvedimento) debba essere valutata tenendo conto anche dei vincoli esistenti sull’area.

Leggi tutto “Il permesso in sanatoria e lo stato di necessità”

L’art. 42-bis del DPR n. 327/01, il giudicato restitutorio e la costituzione di una servitù di passaggio

(Cons. Stato, Ad. Plen., 18 febbraio 2020, n. 5)

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato prosegue il percorso chiarificatore sull’ambito di applicazione dell’art. 42-bis del TU sulle espropriazioni.

In continuità logica con quanto stabilito dalla Ad. Plen. 2/2016, viene oggi chiarito che un giudicato restitutorio (civile o amministrativo) non preclude alla PA di costituire una servitù di passaggio sul bene di proprietà del privato, in quanto ciò non tocca la titolarità del diritto di proprietà.

Prima di tale affermazione, l’Adunanza Plenaria spiega come l’art. 42-bis del TUE possa trovare applicazione in qualunque ipotesi in cui il titolo legittimante la disponibilità del bene sia venuto meno, anche laddove si tratti – come nel caso di specie – di una declaratoria di nullità di un contratto di compravendita iure privatorum.

Leggi tutto “L’art. 42-bis del DPR n. 327/01, il giudicato restitutorio e la costituzione di una servitù di passaggio”