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La Corte di Giustizia UE si pronuncia sulla esclusione dalla gara per mancata indicazione dei costi della manodopera

La Sez. IX della Corte di Giustizia UE, con sentenza del 2 maggio 2019, in causa C-309/18, ha ritenuto che la normativa nazionale italiana, interpretata nel senso di prevedere l’esclusione dalla gara per il caso di mancata indicazione dei costi della manodopera, non contrasta con i principi della certezza del diritto, della parità di trattamento e di trasparenza, con una precisazione che sembra stemperare molto le conclusioni generali: “sempreché tale condizione e tale possibilità di esclusione siano chiaramente previste dalla normativa nazionale relativa alle procedure di appalti pubblici espressamente richiamata in detta documentazione”.

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Il nuovo “Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della Città Storica” è stato dichiarato illegittimo dal TAR per il Lazio

Il nuovo “Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della Città Storica” è stato dichiarato illegittimo dal TAR per il Lazio (sez. II-ter, 26 aprile 2019 n. 5321) nella parte in cui:
– subordina l’accesso alle attività tutelate unicamente al “soggetto che abbia maturato un’anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio o all’albo delle imprese artigiane non inferiore a tre anni e che eserciti da almeno tre anni” (art. 8, co. 1);
– Limita la cessione e il trasferimento delle attività non vietate a condizione che siano trasformate in attività tutelate (art. 12, co. 4).
Con riguardo al primo vizio, l’accoglimento si fonda sulla ritenuta insussistenza di una adeguata e proporzionata giustificazione della limitazione: “La previsione regolamentare si risolve, pertanto, in un appesantimento

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Eliminato il divieto di notifica via pec dopo le 21

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 79 del 9 aprile 2019, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 16-septies del decreto- legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese), convertito, con modificazioni, nella legge 17 dicembre
2012, n. 221, inserito dall’art. 45-bis, comma 2, lettera b), del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari), convertito, con modificazioni, nella legge 11 agosto 2014, n. 114,
nella parte in cui prevede che la notifica eseguita con modalità telematiche la cui ricevuta di accettazione è generata dopo le ore 21 ed entro le ore 24 si perfeziona per il notificante alle ore 7 del giorno successivo, anziché al momento di generazione della predetta ricevuta.

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Le Sezioni Unite avallano la tesi della nullità formale

Sul modo di intendere la nullità oggi disciplinata dall’art. 46 del DPR n. 380/01 si erano in passato formati due orientamenti giurisprudenziali. Secondo la tesi più risalente, la nullità avrebbe dovuto intendersi come formale, in quanto diretta a sanzionare la semplice mancanza della dichiarazione relativa agli estremi della concessione edilizia. Con un orientamento inaugurato nel 2013, invece, la Cassazione ha sostenuto che la nullità avrebbe carattere sostanziale, perché diretta a sanzionare gli atti di trasferimento “non in regola con la normativa urbanistica”, aggiungendo peraltro che la nullità può colpire

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